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Aerodinamica e raffreddamento Honda NSX

Aerodinamica e raffreddamento Honda NSX – All’interno della Honda NSX esistono ben 7 diverse fonti primarie di calore che vengono gestite grazie ad un raffreddamento efficace, garantito da ben 10 diversi scambiatori di calore, e ad una aerodinamica appositamente studiata con funzione sia di deportanza che di raffreddamento. Le aperture frontali permettono, infatti, al flusso d’aria di attraversare gli scambiatori di calore collocati nella zona anteriore: radiatori del motore, refrigeratore TMU, condensatore, refrigeratore degli ingranaggi di trasmissione e Unità di distribuzione dell’alimentazione ibrida. In seguito l’aria è volutamente manipolata in uscita allo scopo di ottenere un flusso a valle per alimentare le prese d’aria del motore montato in posizione centrale così da raggiungere anche la linea di aspirazione motore e gli intercooler dei turbo. Il flusso d’aria lungo il lunotto posteriore viene poi incanalato in modo da alimentare il refrigeratore della frizione e facilitare ulteriormente il raffreddamento del vano motore. Infine, il raffreddamento dei freni posteriori è garantito grazie a due condotti di ventilazione nel sottotelaio posteriore cavo e grazie a deflettori dell’aria appositamente regolati sui bracci delle sospensioni posteriori.

Honda NSX

Come dicevamo l’aerodinamica è stata intensamente non solo con lo scopo di migliorare il raffreddamento ma anche l’intero comportamento deportante della vettura. Gli ingegneri giapponesi hanno, infatti, calcolato che applicando una deportanza di circa tre volte superiore sulla parte posteriore rispetto a quella anteriore si sarebbe potuto ottenerne un equilibrio ideale nella guida ad alte prestazioni. Questo elevato livello di deportanza è stato ottenuto senza dover ricorrere a una carrozzeria ad aerodinamicità attiva. La gestione totale del flusso d’aria “Total Airflow Management” assicura che gli esterni di NSX minimizzino la resistenza aerodinamica creando una deportanza testa-coda bilanciata. All’anteriore le prese d’aria, appositamente studiate per ridurre le turbolenze e la perdita di aerodinamica intorno alle ruote frontali, entrano in funzione in simbiosi con quelle sull’ala anteriore con lo scopo di stabilizzare il flusso sotto il lato della vettura.

Honda NSX

Queste prese si combinano con i montanti posteriori flottanti per fornire alle prese laterali un flusso d’aria ottimale. Le prese d’aria laterali sono infine progettate per dirigere il flusso d’aria verso il pannello posteriore incrementando così la deportanza. Al posteriore il diffusore, in combinazione con lo spoiler e le aperture posteriori, genera una deportanza significativa gestendo in modo efficiente la resistenza creata dalla scia aerodinamica dietro la vettura. Lungo il lato posteriore di NSX scorrono infatti ben sei vortici, inclusi quelli che offrono elevata deportanza sul pannello posteriore.  Dal lato inferiore della vettura e in uscita dalle aperture ubicate sul retro del diffusore scorre un vortice di estrema importanza che offre una maggiore aderenza al suolo. In via del tutto esclusiva, le aperture non sono parallele le une alle altre ma sono più ristrette verso la parte anteriore della vettura e più ampie verso il retro. In definitiva, il design amplifica la pressione negativa migliorando l’efficienza del diffusore che produce così una deportanza ancora maggiore.

Archivio foto: Honda.

Author

Matteo Di Lallo

http://www.matteodilallo.tech
Laureato in Ingegneria Meccanica e forte appassionato di motori, ho collaborato con alcune realtà del mondo dell'editoria automotive (Autotecnica, Trasporto Commerciale, Giornale del Meccanico, La Mia Auto, Omniauto, Quattroruote, Motori Agricoli, Evo Italia ed Automobilismo) presso le quali svolgevo il ruolo di test driver di vetture definitive. In seguito mi sono occupato dello sviluppo e del collaudo di vetture prototipali e muletti ad alte prestazioni (Alfa Romeo e Maserati) per conto di CSI Automotive Spa presso il Proving Ground di Balocco. Attualmente svolgo l'incarico di Ingegnere di Produzione sugli aerei militari F-35 per conto di Leonardo Aircraft presso lo stabilimento/aeroporto militare di Cameri (Novara).

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