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Alberi controrotanti

Alberi controrotanti – Come noto, nei motori alternativi a pistoni, né le forze né i momenti del secondo ordine sono equilibrabili utilizzando contrappesi sull’albero motore. Le eventuali masse equilibratrici, infatti, dovrebbero ruotare ad una velocità doppia rispetto al regime di giri del motore (due volte la velocità dell’albero a gomiti). Una delle soluzioni più utilizzate, quindi, è quella degli alberi controrotanti, ossia due alberi ausiliari dotati di massa pari a mxƛ e velocità rispettivamente di 2ω e -2ω. Gli alberi controrotanti hanno il compito di contrastare l’inerzia generata da altri alberi o masse rotanti in senso opposto a quello dell’albero controrotante stesso. Questa tecnica viene utilizzata nella bilanciatura dinamica dei motori endotermici dove contralberi di bilanciatura hanno il compito di ridurre al minimo o eliminare le forze di inerzia che si generano all’interno del motore a causa dei movimento rotativo e alterno dei suoi componenti.

Equilibratura

Equilibratura

Ma di questo ne parleremo meglio in un altro post. Altre volte, invece, viene utilizzato per ridurre l’effetto giroscopico creato dalle forze di inerzia cioè quel fenomeno per il quale un elemento in moto rotativo tende a mantenere l’asse di rotazione parallelo al suolo. E’ questo il caso di una comune motocicletta dove ruote e cambio generano dei momenti di inerzia e quindi un effetto giroscopico che deve essere ridotto se non eliminato. Una delle tecniche possibili è quella di montare il motore con albero controrotante, cioè girato in senso opposto al senso di marcia, in modo che la sua inerzia vada a contrastare l’inerzia delle ruote e del cambio, riducendo così l’effetto giroscopico e ottenendo una moto più maneggevole e agile nei cambi di direzione. Inoltre, l’albero controrotante riduce, o addirittura annulla, anche l’effetto impennata generato dalla coppia alla ruota posteriore in fase di accelerazione. L’albero motore, ruotando in senso contrario, produce una coppia di reazione che tende a far abbassare l’avantreno riducendo il fenomeno dell’impennata.

Alberi controrotanti

Archivio immagini: Yamaha Racing

Author

Matteo Di Lallo

http://www.matteodilallo.tech
Laureato in Ingegneria Meccanica e forte appassionato di motori, ho collaborato con alcune realtà del mondo dell'editoria automotive (Autotecnica, Trasporto Commerciale, Giornale del Meccanico, La Mia Auto, Omniauto, Quattroruote, Motori Agricoli, Evo Italia ed Automobilismo) presso le quali svolgevo il ruolo di test driver di vetture definitive. In seguito mi sono occupato dello sviluppo e del collaudo di vetture prototipali e muletti ad alte prestazioni (Alfa Romeo e Maserati) per conto di CSI Automotive Spa presso il Proving Ground di Balocco. Attualmente svolgo l'incarico di Ingegnere di Produzione sugli aerei militari F-35 per conto di Leonardo Aircraft presso lo stabilimento/aeroporto militare di Cameri (Novara).

5 Replies to “Alberi controrotanti”

  1. ciao,
    una curiosità, su un bicilindrico in linea, per bilanciare la forza trasversale normale all’albero si può’ usare un contro albero che gira al doppio della velocità dell’albero. Lo stesso effetto si può ottenere usando due contro alberi che girano alla stessa velocità dell’albero ognuno dei quali bilancia la forza trasversale di un pistone?

    grazie
    Marco

  2. Lavoro in un’grande azienda automobilistica italiana che produce motori da più di 25 , anche noi abbiamo prodotto motori con controrotanti e devo dire che sono dei grandi motori. Vorrei fatti i miei complimenti ,ti seguo sempre e i tuoi articoli sono davvero interessanti,i miei più sinceri complimenti, continuerò a seguirti perché sto imparando molte cose interessanti.

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