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Compressori volumetrici

Compressori volumetrici – I compressori volumetrici sono dei compressori ben noti per la loro capacità di spostare la medesima quantità di aria ad ogni ciclo motore. Questa macchina volumetrica è, infatti, caratterizzata da una portata di aria che aumenta in modo direttamente proporzionale con la velocità di rotazione del motore e da un rapporto di compressione indipendente dalla velocità di rotazione quindi da una pressione di sovralimentazione che rimane costante sempre. Questo tipo di compressori è azionato meccanicamente cioè viene messo in rotazione tramite una cinghia o una catena che lo collega direttamente con l’albero motore. Questo tipo di collegamento se da un lato produce un effetto positivo, l’estrema rapidità di risposta all’azionamento a qualsiasi regime e carico motore, dall’altro produce anche un effetto negativo che consiste in una quota parte di energia che viene sottratta direttamente al motore per mettere in rotazione il compressore stesso. Questa parte di energia (cavalli) che viene sottratta al motore è tanto più elevata quanto maggiore è il grado di sovralimentazione per il quale è stato progettato.

compressore volumetrico

Di compressori volumetrici ne esistono di vari tipi ma qui citeremo soltanto i più comuni e utilizzati. Un primo tipo è il Roots o compressore a lobi. All’interno del suo carter vi trovano posto due rotori rettilinei, muniti di due lobi ciascuno, che ruotano perfettamente sincronizzati, grazie ad un comando ad ingranaggi, senza toccarne le pareti dell’alloggiamento e senza strisciare l’uno contro l’altro ma sfiorandosi soltanto. La compressione nel Roots non avviene all’interno ma esternamente e il flusso di aria viene pompato ai cilindri con sensibili fluttuazioni in quantità maggiore in relazione alla cilindrata del motore. Questo tipo di compressore volumetrico, utilizzato sulla maggior parte dei veicoli Supercharged, ha purtroppo un’efficienza di esercizio molto bassa che causa un eccessivo riscaldamento della carica in ingresso al motore ma, come tutti i compressori volumetrici, consente una prontissima risposta al pedale del gas. Già utilizzato in passato dalla Lancia con il nome di Volumex e dalla Volkswagen con il nome di G-Lader, il Roots è stato ulteriormente migliorato dalla Eaton che ha prodotto delle nuove versioni caratterizzate da lobi non più rettilinei ma avvolti ad elica, nello specifico una prima versione con tre lobi con avvolgimento di 60° e una seconda versione da quattro lobi di ben 160°, capaci di un elevato rendimento e una maggiore silenziosità.

Archivio foto: prontuario dell’autoveicolo

Author

Matteo Di Lallo

http://www.matteodilallo.tech
Laureato in Ingegneria Meccanica e forte appassionato di motori, ho collaborato con alcune realtà del mondo dell'editoria automotive (Autotecnica, Trasporto Commerciale, Giornale del Meccanico, La Mia Auto, Omniauto, Quattroruote, Motori Agricoli, Evo Italia ed Automobilismo) presso le quali svolgevo il ruolo di test driver di vetture definitive. In seguito mi sono occupato dello sviluppo e del collaudo di vetture prototipali e muletti ad alte prestazioni (Alfa Romeo e Maserati) per conto di CSI Automotive Spa presso il Proving Ground di Balocco. Attualmente svolgo l'incarico di Ingegnere di Produzione sugli aerei militari F-35 per conto di Leonardo Aircraft presso lo stabilimento/aeroporto militare di Cameri (Novara).

2 Replies to “Compressori volumetrici”

  1. Buongiorno, è possibile rimettere in fase i roots di un compressore volumetrico? Come posso procedere? L’ho smontato non sapendo della fasatura e ora mi ritrovo con l’incertezza dell’utilizzo. Grazie

  2. ciao ma se si utilizzasse un volumetrico come spinta collegato ad una puleggia con frizione magnetica che stacca a un tot di giri e un turbo come Potenza .

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