Skip to content

Differenziale lamellare

Differenziale lamellare – E’ un altro tipo di differenziale autobloccante, sensibile alla velocità di rotazione, che utilizza un concetto simile a quello adottato dal LSD nel quale però la coppia di attrito interna viene incrementata grazie all’utilizzo di frizioni posizionate tra la scatola del differenziale e gli alberi di uscita su cui sono montati i planetari. Le frizioni a lamelle sono realizzate alternando tra loro dischi frizione torsionalmente solidali ai due alberi di uscita e dischi frizione torsionalmente solidali alla scatola del differenziale. Grazie a delle scanalature, ricavate sui due alberi di uscita e sul carter, tutti i dischi frizione posso scorrere lungo l’asse di rotazione del differenziale. Ogni paio diametralmente opposto di satelliti è montato su un perno trasversale che consente il nascere di forze trasversali, parallele all’asse geometrico di rotazione dei semisassi, e aventi direzioni idonee a provocare pressioni sui dischi frizione. I planetari sono montati anch’esse sugli alberi di uscita con profili scanalati e vengono spinti verso l’esterno dalla componente assiale/trasversale della forza di contatto ai denti che essi scambiano con i satelliti, andando così a chiudere i due pacchi frizioni. In questo modo nasce una coppia di attrito interna , proporzionale al modulo della coppia in ingresso al differenziale. Infatti tale coppia di attrito è proporzionale alle forze che i satelliti esercitano, attraverso il contatto con i denti, sui due planetari calettati sugli alberi di uscita. In sostanza il meccanismo diviene autobloccante solo se il nucleo centrale si espande assialmente premendo sulle lamelle e ciò si verifica quando sulle ruote velocità e coppia differiscono di una certa entità. In definitiva, quando le frizioni vengono bloccate, i due alberi che stanno all’ingresso e all’uscita dell’albero vengono resi solidali cioè ruotano come se fossero un albero solo.

Differenziale lamellare

Archivio foto: ZF

Author

Matteo Di Lallo

http://www.matteodilallo.tech
Laureato in Ingegneria Meccanica e forte appassionato di motori, ho collaborato con alcune realtà del mondo dell'editoria automotive (Autotecnica, Trasporto Commerciale, Giornale del Meccanico, La Mia Auto, Omniauto, Quattroruote, Motori Agricoli, Evo Italia ed Automobilismo) presso le quali svolgevo il ruolo di test driver di vetture definitive. In seguito mi sono occupato dello sviluppo e del collaudo di vetture prototipali e muletti ad alte prestazioni (Alfa Romeo e Maserati) per conto di CSI Automotive Spa presso il Proving Ground di Balocco. Attualmente svolgo l'incarico di Ingegnere di Produzione sugli aerei militari F-35 per conto di Leonardo Aircraft presso lo stabilimento/aeroporto militare di Cameri (Novara).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *