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Mercedes M 176

Mercedes M 176 – Derivata dai precedenti motori M 178 (AMG GT) e M 177 (C 63) la nuova unità V8 biturbo benzina da 4.0 litri si basa su una piattaforma modulare caratterizzata da un’unità fondamentale di 500 cm3 e da una distanza tra i cilindri di 90 mm. Nonostante il considerevole incremento di potenza e coppia rispetto alle precedenti unità, la M 176 è infatti in grado di erogare ben 350 kW/480 CV e 700 Nm, si è cercato di adottare importanti soluzioni votate al contenimento dei consumi e di conseguenza alla riduzione delle emissioni inquinanti. La doppia sovralimentazione è stata giustamente inserita all’interno della “V calda”, così da ottenere una più rapida risposta al comando del gas e una sensibile riduzione delle emissioni inquinanti allo scarico, mentre sul fronte dei consumi si è optato per l’esclusione e la disattivazione di 4 degli 8 cilindri a disposizione. Praticamente nella fasi di basso carico e bassi giri motore, grazie all’ausilio del sistema di comando valvole CAMTRONIC, vengono disattivati sempre i cilindri 2-3-5-8 con conseguente chiusura delle valvole sia di aspirazione che di scarico e interruzione dei sistemi di accensione e d’iniezione carburante. In questo modo, nel regime motore compreso tra i 900 ed i 3250 giri/min, si riducono le perdite dovute al ricambio dei gas, migliorando il rendimento complessivo dei cilindri coinvolti nel processo di combustione attraverso lo spostamento del punto di esercizio verso carichi più elevati quindi più efficienti.

Mercedes M 176

Nello specifico l’inserimento e l’esclusione dei cilindri avvengono grazie ad otto attuatori che, per mezzo di un apposito organo di commutazione, comandano gli elementi camma scorrevoli in senso assiale dell’albero a camme di aspirazione e di scarico. Questi elementi camma poggiano sull’albero portante per mezzo di una dentatura e vengono bloccati nelle rispettive battute di fine corsa tramite un organo di arresto. Tramite i profili “a corsa zero” dei suddetti elementi, l’apertura delle rispettive valvole di aspirazione e di scarico dei cilindri 2, 3, 5 e 8 non si verifica. Contemporaneamente alimentazione carburante e accensione vengono disattivati, in modo da evitare che nella camera di combustione inattiva possa rimanere una miscela non combusta. Tale motore adotta anche un pendolo centrifugo che riduce sia le vibrazioni di quart’ordine nell’esercizio a otto cilindri, sia quelle di second’ordine nella modalità a quattro cilindri. Infine, il più rapido raggiungimento della esatta temperatura di esercizio dei catalizzatori, ottenuta grazie all’installazione degli stessi all’interno della “V calda” direttamente a ridosso delle due unità di sovralimentazione, e l’adozione di un filtro antiparticolato per motori benzina GPF ha consentito agli ingegneri di Stoccarda di ottenere per questo motore l’omologazione alla normativa antinquinamento Euro 6C che entrerà in vigore nel 2017.

Archivio foto: Mercedes

Author

Matteo Di Lallo

http://www.matteodilallo.tech
Laureato in Ingegneria Meccanica e forte appassionato di motori, ho collaborato con alcune realtà del mondo dell'editoria automotive (Autotecnica, Trasporto Commerciale, Giornale del Meccanico, La Mia Auto, Omniauto, Quattroruote, Motori Agricoli, Evo Italia ed Automobilismo) presso le quali svolgevo il ruolo di test driver di vetture definitive. In seguito mi sono occupato dello sviluppo e del collaudo di vetture prototipali e muletti ad alte prestazioni (Alfa Romeo e Maserati) per conto di CSI Automotive Spa presso il Proving Ground di Balocco. Attualmente svolgo l'incarico di Ingegnere di Produzione sugli aerei militari F-35 per conto di Leonardo Aircraft presso lo stabilimento/aeroporto militare di Cameri (Novara).

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