Ferguson o a giunto viscoso – E’ un altro tipo di differenziale autobloccante, sensibile alla velocità di rotazione, che utilizza un concetto simile a quello adottato dal LSD. Solo che questa volta, al posto del pacco frizioni, troviamo un giunto viscoso. Non è altro che un giunto contenente dischi forati immersi in un fluido non Newtoniano definito “dilatante”, ovvero un fluido siliconico, che accresce la sua viscosità all’aumentare della velocità di sollecitazione cioè al crescere della temperatura. Non appena i due alberi iniziano a girare a velocità diverse, il fluido si scalda e aumentando di densità incrementa l’attrito tra i dischi. Quando la tendenza ad avere velocità diverse diminuisce il liquido si raffredda e torna a permettere piccole differenze di velocità di rotazione. Grazie a questo sistema si riesce ad ottenere un collegamento tra i due alberi che consente una certa velocità relativa tra i due. Più la differenza di velocità aumenta più cresce il quantitativo di coppia trasmissibile dal giunto. Se tale differenza di velocità dovesse diventare eccessiva allora è in grado di creare un blocco vero e proprio tra i gli stessi.
Questa caratteristica può considerarsi vantaggiosa, poiché il dispositivo si comporta quasi come un open in presenza di piccole differenze tra le velocità delle ruote motrici, come ad esempio accade durante una curva ad ampio raggio, senza influenzare apprezzabilmente il carattere sovra-sottosterzante del veicolo e senza la creazione di coppie significative sul volante. Oltretutto consente ad un veicolo a trazione integrale di viaggiare per la maggior parte del tempo con la sola trazione a due ruote motrici e di diventare in automatico una trazione a quattro ruote motrici. Il differenziale con giunto viscoso presenta, però, anche degli svantaggi. Innanzi tutto, esso interviene solo dopo che una delle ruote abbia iniziato a slittare e quindi non riesce ad impedire la nascita di slittamenti di una delle ruote motrici, ma si limita a ridurre uno slittamento in corso. Il secondo svantaggio è che l’aumento di temperatura del fluido è possibile anche per effetto dei cambiamenti di temperatura dell’ambiente esterno o per la presenza di piccole differenze di velocità protratte per lungo tempo, come nel caso di una strada ricca di curve. È quindi possibile che l’azione di bloccaggio del differenziale si presenti anche in assenza dello slittamento di una delle ruote motrici con annessi effetti negativi e poco piacevoli nella guida. Mediamente questo tipo di differenziale è molto più utilizzato nelle trazioni integrali che lo adottano come differenziale centrale.
Archivio immagini: ZF
Grazie Matteo,
da tempo cercavo spiegazioni fisiche più esaurienti sul funzionamento dei giunti viscosi.
La descrizione che hai fatto mi ha particolarmente soddisfatto, ovvero il riferimento degli olii siliconici ai fluidi “non Newtoniani” di tipo “dilatante”, che crescono la viscosità al crescere degli sforzi di taglio, cioè all’aumentare della differenza di velocità fra gli alberi di ingresso- uscita del giunto. Fenomeno concatenato, essendo l’ambiente chiuso, all’aumento della temperatura e pressione.
Grazie di nuovo.
Gianni Bagnara
buongiorno Matteo , l’articolo è estremamente dettagliato ma potresti dare anche un consiglio sul tipo di liquido chr consigli per il FERGUSON.
GRAZIE