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Mercedes Dynamic Body Control

Il Dynamic Body Control è la soluzione meno costosa e meno raffinata tra quelle proposte dalla Casa di Stoccarda ma non per questo meno efficace. Si tratta comunque di un tipo di sospensione adattiva o semi-attiva e quindi nettamente superiore alla classica sospensione passiva. Coniugando la flessibilità delle sospensioni selettive a controllo elettronico con l’efficacia di un sistema passivo, il Dynamic Body Control assicura ugualmente un comfort di guida superiore, un efficace controllo della dinamica di guida e una netta riduzione di tutti i movimenti della vettura come rollio e beccheggio.

In questo caso troviamo la classica molla a spirale e il classico ammortizzatore ad olio controllato elettronicamente. Trattandosi di un sistema di sospensioni adattive o semi-attive consente infinite regolazione per quanto concerne il valore di smorzamento dell’ammortizzatore ma non permette di variare la caratteristica di rigidezza della molla in quanto si utilizza sempre la stessa molla a spirale. Il sistema si basa quindi su quattro montanti telescopici (pistoni in elastomero) dotati di elettrovalvole, una per ogni ammortizzatore, a regolazione elettronica. A differenza del sistema Active Body Control, il sistema Dymanic Body Control non è supportato da una pompa idraulica ad alta pressione a pistoni radiali. Per questo motivo, adottando questo tipo di sospensioni, non è possibile regolare o variare continuamente l’altezza da terra del veicolo in quanto non è possibile iniettare ulteriore olio all’interno dei montanti telescopici (pistoni in elastomero).

Mercedes Dynamic Body Control

Numerosi sensori controllano continuamente il movimento della vettura e inviano alla centralina i dati ricavati circa ogni 10 millisecondi. Oltre ai classici sensori di accelerazione ciò che viene maggiormente valutato è la escursione stessa dell’ammortizzatore tramite quattro sensori di livello posizionati uno per ogni ruota. Una volta ricevuti i dati e stabilite le giuste regolazioni, la centralina invia le specifiche all’elettrovalvole che, modulando la dimensione dei loro fori di passaggio dell’olio dalla prima alla seconda camera, modifica le caratteristiche di smorzamento dell’ammortizzatore stesso. Trovandovi ad affrontare una superficie stradale con lievi irregolarità, il sistema bypassa tramite le elettrovalvole il flusso d’olio in un condotto parallelo. Di fronte a oscillazioni dell’ordine di +/- 10 mm, gli ammortizzatori reagiscono quindi in modo più morbido, migliorando in particolare il comfort di rotolamento e la risposta dell’autotelaio. Se le sollecitazioni si dovessero fare più consistenti, l’azione selettiva dell’ammortizzatore ripristina la massima capacità di assorbimento dell’energia, variando le specifiche dell’elettrovalvole, e assicura istantaneamente la massima stabilità alla vettura.

Archivio immagini: Mercedes.

Author

Matteo Di Lallo

http://www.matteodilallo.tech
Laureato in Ingegneria Meccanica e forte appassionato di motori, ho collaborato con alcune realtà del mondo dell'editoria automotive (Autotecnica, Trasporto Commerciale, Giornale del Meccanico, La Mia Auto, Omniauto, Quattroruote, Motori Agricoli, Evo Italia ed Automobilismo) presso le quali svolgevo il ruolo di test driver di vetture definitive. In seguito mi sono occupato dello sviluppo e del collaudo di vetture prototipali e muletti ad alte prestazioni (Alfa Romeo e Maserati) per conto di CSI Automotive Spa presso il Proving Ground di Balocco. Attualmente svolgo l'incarico di Ingegnere di Produzione sugli aerei militari F-35 per conto di Leonardo Aircraft presso lo stabilimento/aeroporto militare di Cameri (Novara).

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